Nella Bibbia il cuore è figura dei pensieri, dei sentimenti e delle emozioni dell'uomo. Il “cuore” è l'anima, e quindi il tesoro più prezioso che una persona possa avere, ed è fondamentale che venga custodito e preservato più di ogni altra cosa.

Molti donano il cuore a una passione terrena, a un sentimento verso un'altra persona, ai propri affetti, al lavoro o al tempo libero. Quasi mai, però, si dona il cuore al Signore, al Creatore del cielo e della terra: forse alcuni lo fanno solo in parte, ma pochi sono disposti a offrire il proprio cuore a Dio interamente.

«Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie» (Proverbi 23:26): è questa la richiesta amorevole che il Signore rivolge, in questi giorni, a ognuno di noi, attraverso gli studi biblici del XXII Incontro giovanile della provincia di Messina, che saranno esposti, insieme alle predicazioni dei culti serali, dal fratello Felice Leveque, pastore della chiesa di Grosseto e membro del Comitato di Zona dell'Italia centrale.

Viviamo in un'epoca che ci abbaglia con le sue mille luci e le sue infinite attrazioni e ci induce, anche involontariamente, a donare il cuore a ogni forma di distrazione che non edifica e non conduce a Dio. In questo mondo cosí confuso, accogliamo l'invito del nostro buon Padre Celeste, che ci ama e vuole che siamo solo Suoi:

Figlio mio, dammi il tuo cuore!